«Ci si può chiedere se prolungare questa o quella linea ad alta velocità per un guadagno di tempo marginale sia preferibile al mantenimento della rete secondaria del trasporto ferroviario, indispensabile perché utilizzata da molte persone».
Le parole usate da Jérôme Cahuzac (ministro del Bilancio d’oltralpe) per giustificare l’ipotesi di ridiscutere le 14 tratte ad alta velocità messe in cantiere dal governo Sarkozy, farebbero sorridere il più tiepido dei sostenitori della resistenza notav…e sostenitori tiepidi, dalle nostre parti, proprio non ce ne stanno. Dalla mattina di ieri fiumi d’inchiostro sono stati spesi per commentare la decisione del governo francese di incaricare una commissione di tecnici e parlamentari di verificare l’utilità e l’attualità del faraonico piano sull’alta velocità (260 mld d’investimento per 2000 km di tracciato) progettato all’Eliseo dall’entourage di Sarko. Nell’arco di ventiquattro ore Parigi annuncia una decisa riduzione del contingente militare in Afghanistan e individua nel taglio dell’alta velocità una possibile, concreta, risposta alla crisi. Leggi tutto “#NoTav | Cosa si cela dietro la ritirata francese?”