#19O: tornare ad avere un peso politico

Non è stata una sfilata, né una passeggiata: è stato un corteo compatto, duro e deciso, in cui il corpo militante si è felicemente sciolto nella grande varietà ed eterogeneità dei percorsi e delle lotte presenti in piazza. La due giorni di mobilitazione nazionale non è stata una testimonianza, ma una precisa dichiarazione di protesta e di rappresentanza: precari, disoccupati, immigrati, comitati e movimenti per la casa e di difesa territoriale (No Tav, No Muos, No Expo e le sigle minori); il sindacalismo di base e parte di quel mondo del lavoro operaio tradito dai confederali (in prima fila, l’Ilva).

BW4x-eSIMAAt0OL.jpg_large

50, 80 o 100 mila in piazza sabato, importa fino ad un certo punto (sebbene i numeri abbiano ampiamente superato le previsioni più ottimistiche della vigilia): i percorsi presenti che hanno gridato la propria rabbia e la propria storia, incontrandosi e rimanendo compatti cordone dopo cordone, anche nei momenti di maggiore tensione, a significato della propria volontà di organizzazione, non erano riconducibili alla sola galassia dell’antagonismo e dei centri sociali: erano una parte attiva, ma estesa, di popolazione che ha accettato di raccogliersi su parole d’ordine radicali e di sfidare il terrorismo mediatico e politico dei giorni precedenti. Leggi tutto “#19O: tornare ad avere un peso politico”

Nelle lotte. Con rabbia ed entusiasmo

Lo scorso sabato 16 marzo abbiamo partecipato al corteo Antifascista in ricordo di Dax. Tra le altre cose, nel tentativo di collegare la data ai percorsi che ogni giorno agitano la metropoli, abbiamo distribuito insieme ad altri collettivi questo volantino

dax