Perché #Ribelli ad Expo 2015?

Si protesta in Brasile e si muore in Qatar nei cantieri aperti per realizzare le prossime edizioni dei mondiali di calcio. Si paga la crisi in Grecia e si suda freddo a Roma per effetto delle olimpiadi passate o col pensiero proiettato a quelle a venire. I giorni scorrono ovattati nei quartieri di Milano, dove l’unica certezza è che anche questa trovata dell’Expo scorrerà senza traumi né entusiasmi.

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Qui, insensibili alla cartellonistica più invasiva di sempre, si vivacchia nella più gelida indifferenza verso l’evento vetrina che avrebbe dovuto spolverare l’immagine turistica e internazionale della city. Il composito fronte del sì (e con lui il precario versante dell’opposizione) guarda a questo autunno come definitivo giro di boa verso il traguardo del 1^ maggio 2015. Tutto quello che dentro e fuori i recinti dell’esposizione avverrà in quei sei mesi, si realizza qui ed ora. Un countdown lungo 500 giorni per edificare padiglioni e complessi residenziali, asfaltare le campagne, rivitalizzare ideologie moribonde e coagulare le galassie dei perplessi, degli indifferenti e dei furbi attorno ad un’expo assolutamente priva di appeal dentro e fuori le mura della città. Milano si scrive metropoli ma si legge paesone. Leggi tutto “Perché #Ribelli ad Expo 2015?”

Quartieri impermeabili all’insostenibile via d’acqua

L’aggiudicazione alla Maltauro, società vicentina a capo di un raggruppamento d’imprese (per un valore di 42 mln di euro), dell’appalto per la realizzazione della Via d’Acqua – tratta sud (dal sito Expo al Naviglio Grande), riporta al centro delle cronache quello che, di fatto, dovrebbe essere uno dei pochi lasciti di Expo 2015.

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I lavori dovrebbero partire in autunno per terminare subito a ridosso del fatidico primo maggio 2015. L’opera, che a più riprese abbiamo definito inutile e insostenibile (state certi che i costi lieviteranno sicuramente dal prezzo di aggiudicazione dell’appalto), e che modificherà in modo irreversibile, consumandone la superficie, i quattro parchi urbani della periferia ovest milanese (Pertini, Trenno, Bosconincittà, Cave). Quattro GeziPark nostrani, oggi vissuti Leggi tutto “Quartieri impermeabili all’insostenibile via d’acqua”

NoExpo a Monza il 7 luglio? Una splendida giornata

Scotch grosso trasparente, fil di ferro di quello piccolo (e super economico), cartone a nastro per irrigidire le caselle di ExpoPolis con cui allestire la critical bike. L’appuntamento è per le 14 a PianoTerra ma i preparativi fervono sin dalla mattina e a pranzo non ci facciamo mancare un “punto della situazione” con attivisti dei Comitati NoTav…basti sapere che prima di fine mese ci rivediamo in valle.cavalcavia

Lo scampanellio cresce mentre ultimiamo gli striscioni sotto lo sguardo incuriosito degli abitanti di via Confalonieri. Ci raggiungono in tanti, attivisti degli spazi sociali e non solo. Speakeraggio in stazione, qualche giro di rotonda per dare corpo alla pedalata e imparare a fare gruppo, a Sesto Rondò il gruppo s’ingrossa con Comitati e NoTem. Il tempo di appendere uno striscione sopra il cavalcavia dell’autostrada e siamo a Monza. Il rumore dell’elicottero dei carabinieri accompagna, minaccioso e impotente, il nostro ingresso in piazza Mazzini. Leggi tutto “NoExpo a Monza il 7 luglio? Una splendida giornata”

Città vetrina per Expo 2015 o case per tutti, verde e spazi sociali? Bandi o banditi a Milano? Noi abbiamo già scelto!

L’azione di questa mattina, con l’occupazione del Rasoio [un pizzico di storia qui] invita ad una riflessione su Milano, Expo e l’attualità di un’attitudine bandita al tempo dei bandi

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All’opposizione ai bandi come strumento di normalizzazione delle esperienze autorganizzate ricolleghiamo una netta opposizione a una più vasta governance dei territori. Abbiamo chiamato col nome dell’Esposizione universale del 2015 il progetto di costruzione della città vetrina che avanza giorno dopo giorno. Expo 2015 è un brand, il grande acceleratore, nel tessuto metropolitano, dei meccanismi del debito e della crisi, dell’economia del cemento e delle nocività, dello sfruttamento e della precarizzazione delle nostre esistenze. E’ il grande evento creato ad arte per drenare risorse pubbliche verso speculatori e affaristi, scaricando sulla collettività i costi della crisi e delle speculazioni. Leggi tutto “Città vetrina per Expo 2015 o case per tutti, verde e spazi sociali? Bandi o banditi a Milano? Noi abbiamo già scelto!”