Da mesi siamo al fianco dei Comitati No Canal per evidenziare la nocività, l’inutilità, il costo eccessivo della Via d’acqua sud di Expo 2015. Da giorni ci troviamo, al pari di moltissimi cittadini della città, a lottare contro i danni provocati dalle esondazioni di Seveso, Lambro, Olona nella città di Milano.
Questo pomeriggio per un’ora (ma il TweetStorm sta proseguendo virale…) abbiamo così invitato il Comune di Milano ed Expo 2015 SpA ad un deciso #cambiodirotta: stornare i 45 milioni di euro stanziati per un’opera che NON sarà costruita in tempo per Expo e che non ha più nulla a che fare con l’evento Expo, che non è bella né prioritaria, stornare questi 45 milioni e restituirli alla cittadinanza, destinarli ad iniziative di recupero del dissesto idrogeologico.
L’incapacità di far fronte alle piene eccezionali dell’ultima settimana illumina sulle ragioni della nostra campagna: la città pretende interventi prioritari, riteniamo che drenare ulteriori risorse pubbliche per un’opera come la Via d’acqua, di fronte al disagio determinato dall’incuria del sistema di canali esistente, sia una scelta miope ed irresponsabile che spiega perché da anni sosteniamo che Expo fa male!
Senza dimenticarci che l’appalto della Via d’acqua è sotto inchiesta per corruzione e le bonifiche dei terreni inquinati promesse non ci sono.
Insomma, non c’è alcun buon motivo per fare questo canale. E in tanti stanno continuando a chiedere un #cambiodirotta.
Non è tardi: restituite alla città le risorse sottratte per un evento privato e dannoso, riprendiamoci la possibilità di determinare il futuro del nostro territorio!
Su Twitter e Facebook: #cambiodirotta
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