Spazi sociali, aree verdi, piazze, edifici e mercati comunali. La città pubblica giorno dopo giorno perde pezzi, alienata, messa a bando, privatizzata direttamente o con operazioni di greenwashing e socialwashing dentro fantomatici progetti di rigenerazione urbana.
La Milano pandemica della “fase 3” continua nel solco tracciato nell’ultimo decennio, inseguendo un modello che proprio in questi mesi ha dimostrato limiti, disuguaglianze, esclusione, nocività. E proprio in questa fase è emerso il valore della città pubblica, intesa sia come spazi sociali da cui partivano e partono le Brigate Volontarie per l’emergenza o sia come le preziose aree verdi di quartiere.
Oggi più che mai progetti diversi ma convergenti vedono diversi Spazi Sociali di Milano e dell’area metropolitana sotto sgombero o messi in vendita (Cascina Torchiera, Ri-Make, Lambretta, SOS Fornace Rho, Foa Boccaccio), aree verdi devastate come il Parco Bassini o il Parco Nord, o a rischio, come la Goccia, Piazza Baiamonti o Piazza d’Armi.
Sabato 19 settembre scendiamo in piazza a fianco e per gli Spazi Liberati della città, per difendere la città pubblica, perché il nostro diritto alla città vale più dei loro profitti. Basta sgomberi, basta svendite, basta bandi.
Ore 15 Piazza Castello – Ore 17 Arco della Pace