Un corteo di mille persone che attraversa le vie della città, da piazza Conciliazione all’ex discarica delle ‘ndrine locali, non è un fatto comune a Desio. La partenza, fissata per le 14, si fa attendere giusto un’oretta, il tempo che serve alla piazza per riempirsi, e a noi per tappezzare la locale sede di Intesa San Paolo con bandiere NoTav, striscione e intervento sulle responsabilità della BIIS nel finanziamento di piccole e grandi opere.
Dietro al Comitato promotore (BeniComuni MonzaBrianza) sono in tante le associazioni e le sigle che raccontano storie di piccole resistenze, lunghe lotte..e pure sporche faccende. Ci chiamano perchè un gruppo di “Nazionalisti Insubri”, un gruppo fascistoide che vorrebbe trasferire in Svizzera la Lombardia, prova a infiltrarsi nel corteo. Collettivamente, come rete, compagni e comitato promotore li si invita senza mezzi termini ad allontanarsi, il tentativo di unirsi era circolato in rete e non c’è discorso che tenga. Ai più disattenti potrà sembrare una divagazione lontana dalle tematiche del corteo ma una sana policy antifascista è sempre un presupposto valido per evitare spiacevoli inconvenienti: dopo la segnalazione delle grinfie bancarie anche questa vicenda è stata chiarita.
Il grosso del corteo si svolge serenamente, dal pullman di apertura gli interventi si capiscono poco ma materiale di approfondimento sulle ragioni del NO ne gira, la comunicazione della rete ClimateCamp si articola così tra interventi dall’impianto, volantini verso il corteo NOCMC del 13 ottobre e striscioni appesi un po’ ovunque..a duecento metri dalla chiusura della giornata, alcuni di noi entrano nel cantiere abbandonato di uno degli ecomostri più visibili della zona: il grattacielo dell’area ex-autobianchi. Dallo scheletro incompiuto del palazzo viene calato uno striscione ben visibile, cui il corteo risponde con soddisfazione e un po’ di convinzione più di prima, che non guasta mai. La chiusura è prevista in un campo incolto sottratto alla triste fama di discarica abusiva, si alternano interventi e parlano anche i NoTav, teatro e musica, c’è un po’ un’aria da sagra ma una spinta a rilanciare in là, a radicalizzare ed aumentare questo tipo di iniziative la si da tutti insieme.
Con poche cose si organizza anche qui un banchetto di materiali, si parla con la gente del corteo del 13 (ma anche dell’appello che ci ha portato sin qui), degli aggiornamenti sulla lotta contro la Tem e di un appuntamento in chiave NoExpo da rilanciarsi verso la metà di novembra a Milano per fare il punto con tutte le esperienze interessate a ripartire con più grinta. Era prevista pioggia a Desio, è finita che la giornata ci ha invece decisamente scaldato.
alcuni presenti