No Olimpiadi

Le ragioni del No da Tokyo a Los Angeles passando per Milano

Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sono il nuovo miraggio cui tendere nella narrazione dominante, l’ennesimo grande evento che deve garantire a Milano e al ricco Nord-Italia attrattività per turisti e investimenti finanziari e immobiliari. Tra liti CONI-Governo, trattative sulle governance e progetti ancora tutti da vedere, mega-eventi come le Olimpiadi si dimostrano l’occasione per predare casse pubbliche e territori e sfamare interessi e appetiti speculativi, che poco hanno a che fare con l’interesse pubblico e la salvaguardia del Pianeta e dei fragili ambienti montani.

Mentre da noi la macchina olimpica procede asserendo di avere il consenso dei più, cresce nel mondo, nei luoghi che ospiteranno o hanno ospitato edizioni olimpiche, la contestazione e il rifiuto verso questi mega-eventi per i danni economici, sociali e ambientali che lasciano a città, popolazioni e territori. Nei mesi scorsi comitati di varie città olimpiche (Parigi, Los Angeles, Tokyo per citarne alcune) hanno prodotto un documento congiunto intitolato “No Olimpiadi ovunque” che chiede la fine di queste rassegne (e ricordiamo che anche Milano-Cortina hanno prevalso dopo la rinuncia di parecchie città e che anche Parigi e Los Angeles, prossime edizioni estive, sono state assegnate in assenza di contendenti).

Di questo parleremo il 9 ottobre dalle ore 19 a Piano Terra insieme a esponenti dei comitati No Olimpiadi di Parigi, Tokyo e Los Angeles (questi ultimi in diretta Skype) e con Maurizio Pagliassotti, giornalista e attivista del Coordinamento No Olimpiadi Torino.

Materiali:

Il documento “No Olimpiadi ovunque”

Il pieghevole di Offtopic sulle Olimpiadi Milano Cortina 2026