Giovedì 3 marzo, nell’ambito delle iniziative per i 10 anni di autogestione di Piano Terra, abbiamo organizzato la presentazione del libro “Dieci anni di informazione dalla parte giusta della barricata”, a cura di Milano in Movimento. A seguire dibattito su spazi sociali e autogestione a cura di Off Topic Lab, di cui riportiamo l’appello:
Compagn*, amic*, sodal*, curios*,
sono oramai passati 10 anni dall’occupazione di Piano Terra, nostra casa politica e sociale. Nato dalla convergenza di percorsi differenti, dalle lotte contro la precarietà alle lotte territoriali, il PT si è dimostrato nel corso del tempo uno spazio in grado di accogliere soggettività differenti senza proporre a queste una sintesi bensì un sistema, meglio dire una comunità. L’esistenza stessa del nostro spazio (non unico in città nel suo genere, fortunatamente), ci dimostra la vitalità dell’autogestione milanese. Nel corso degli ultimi 20 anni numerose sono state le sentenze di morte rispetto al “mondo dei centri sociali”, eppure questo percorso continua a procedere e ad mietere esperienze.
Era il 2013 e PianoTerra era ancora giovane mentre nella città tolta alla destra dopo 20 anni si ragionava, in pratica, sulla “normalizzazione” degli spazi sociali, sulla messa a bando di centinaia di nuovi spazi e sulla necessità, per alcuni, di voltare pagina e di mettersi in gioco sul verde tavolo dell’associazionismo, un tavolo più stabile e meno respingente del centro sociale occupato. In quel dibattito entrammo respingendo la dicotomia bandi o banditi, denunciando quanto di forzato e opaco c’era all’interno della logica normalizzante spinta dal cambio di vento del primo sindaco testualmente progressista di Milano da tempi immemori. L’esperienza dell’autorganizzazione non ci sembrava in quel momento un album dei ricordi da abbandonare in qualche cassetto e da sostituire con un tipo di attivismo che, per quanto possa essere considerato un’opzione, non era certo quel che volevamo, quel che ci poteva aiutare, quel che ci poteva rappresentare. Da allora gli spazi occupati ed autogestiti in città non sono diminuiti, il centro sinistra ha governato ininterrotto e nonostante ciò l’evoluzione dell’attivismo milanese non ci ha relegato a specie soccombente nel grande gioco della selezione naturale in politica. Sono scomparsi partiti (grosso modo quelli che anelavano la normalizzazione) ma noi siamo ancora qui, in salute. O no? Forse è il caso di farci un check attraverso quella pratica terapeutica spesso sottovalutata chiamata confronto?
Non sono solo i 10 anni trascorsi a Piano Terra e la questione politica dell’autogestione attraverso l’occupazione di spazi fisici ad attirare la nostra attuale attenzione. Da sempre colleghiamo le pratiche di resistenza quali le comunità politiche autorganizzate a condurre spazi liberati dalla privatizzazione e mercificazione imperanti nell’attuale spazio urbano con il più generale problema appunto della progressiva erosione di quel che definiamo in maniera approssimativa ma efficace “città pubblica”. A che punto siamo oggi, 10 anni dopo l’ingresso a PT, rispetto al conflitto capitale/diritto alla città? Altra tensione: dopo due anni di Covid ci troviamo oggi immersi in una crisi che sta attraversando molte delle realtà che invece sulla scelta bandi/banditi ha preferito i bandi. Per alcune di queste realtà, sempre più, la gestione economica del proprio spazio ha riservato seri problemi tali da pregiudicare la sostenibilità della conduzione: è arrivato il momento di riprendere il discorso da dove era stato interrotto nel 2013?
Lo stato dell’arte nel mondo milanese dei compagni, la città pubblica e la crisi spinta dal Covid degli spazi ottenuti a bando sono l’incipit che vi proponiamo per comporre un’assemblea pubblica e autogestita proprio in corrispondenza del nostro decimo compleanno. Vi può anche solo lontanamente interessare? Parliamone!