ClimateCamp2012 Uscire da Expo | Fermare la Tem
Giovedì 10 maggio – ore 21.00
Presidio Martesana | Cascina Bragosa, Pessano con Bornago
E’ passato un anno dal primo Climate Camp milanese.
Un anno che ha acuito le contraddizioni di uno sviluppo economico neoliberista ai tempi della peggiore crisi degli ultimi decenni. Anche per questo le ragioni che portarono alla nascita dei Climate Camp in tutto il mondo, e le pratiche messe in atto, si sono rafforzate e legittimate.
Un Climate Camp lavora per riscoprire i saperi antichi, si rafforza con un uso accorto della scienza e della tecnologia, cerca stili di vita sostenibili.
In poche parole, guarda a un futuro che abbraccia tutti. Un futuro che riduca quella componente di precarietà che da anni si è radicata in ognuno di noi.
A un anno dal giugno 2011, cascina Merlata e l’intero quartiere milanese che la circonda restano luoghi fortemente simbolici per l’incondizionato rifiuto a EXPO 2015. Per quest’anno abbiamo però scelto di cambiare sede, perché grandi opere e infrastrutture divorano territori a un ritmo forsennato, in cui un’infrastruttura si lega a un’altra formando un immenso cancro. Andiamo allora oltre EXPO 2015, per spaccare il dogma del grande evento come volàno per l’economia, che impone una rete di grandi opere per supportare il dubbio incremento dei flussi di merci e persone.
Per questo motivo il Climate Camp 2012 si sposta a est, lungo il tracciato della Tangenziale Esterna Milanese (TEM); per guardare da vicino un altro mostro che vive delle stesse dinamiche di EXPO, del TAV, delle grandi opere oggi, e cercare di stringerlo in una rete popolare che lo neutralizzi.
Vorremmo che più soggetti e persone partecipassero, perché la risposta a chi minaccia i nostri territori sia formata da una pluralità di voci.
Ti invitiamo quindi all’assemblea pubblica di giovedì 10 maggio, alle ore 21.00, per partecipare all’organizzazione del Climate Camp 2012, che si svolgerà dal 7 al 10 giugno presso il Presidio Martesana di Pessano con Bornago.
Il Climate Camp ai tempi e nei luoghi del NoTEM sarà un momento allo stesso tempo di resistenza e di nuove proposte, nate da chi persegue lotte territoriali e le declina con propri linguaggi e azioni. Vorremmo parlare di politiche territoriali metrolombarde, di difesa del territorio, di agricoltura e saperi contadini, di autoproduzioni; vorremmo che si sviluppi con dibattiti, laboratori e azioni con l’intento di portare la Martesana in città e la città in Martesana.