Il nostro appello, come e perchè ci saremo
Una matassa di grandi e piccole opere incombe sulle nostre vite. I fili che si annodano nell’intreccio (Tem, Brebemi, Pedemontana..) sono matrici di debito che imporranno a tutti noi una dote irreversibile di inquinamento, dissesto e sfruttamento lavorativo. Sotto l’egida di Expo 2015, la matassa delle nuove autostrade lombarde si autodefinisce “sistema”: non si punta nemmeno a risolvere la congestione, la scommessa è attrarre nuovo traffico (e nuovi traffici?) per rimodellare in chiave europea i poli logistici della regione. Non è contemplato alcun intervento ideato nel territorio: si guarda al territorio, si lucra sul territorio ma non vi è disponibilità ad ascolto, ripensamenti e partecipazione. E’ una lezione, quella delle lotte ferme in attesa dei ricorsi, della muta indignazione, delle compensazioni e dei particolarismi, che ci invita ad un monitoraggio senza sconti, ad una nuova lucidità di denuncia e intervento contro ogni forma di speculazione nei confronti della vita. Dobbiamo imparare a leggere il quadro territoriale, vogliamo condividere atti di resistenza.
In questa pesante operazione di drenaggio di fondi pubblici (i cui profitti saranno spartiti in privato) i campi coltivati stanno alle bretelle autostradali come i quartieri popolari della città stanno alla nuova edilizia residenziale di lusso: per rispondere alla crisi via il vecchio e dentro il nuovo. Non è tempo di pensare al trasporto pubblico e alla mobilità dolce, non è nemmeno tempo di rifiutare un lavoro in nero in cantiere tra caporalato e insicurezza. Non ci sarà mai più tempo. Il make-up della metropoli dev’essere pronto per Expo, una scusa sempre comoda per elargire poteri straordinari e bypassare i lacciuoli della trasparenza. Questo è lo scenario che ci attende…o no?
Solo una resistenza reticolare può far fronte alla lobby delle grandi speculazioni. Per queste ragioni, con lo sguardo al corteo contro CMC (Ravenna, 13/10) e l’orizzonte al fatidico Expo (nutrire il pianeta..), vogliamo costruire un’opposizione alle nocività capace di condividere iniziative, informazioni, letture e conflitto.
Rete Climate Camp Milano
La pedemontana è un progetto concepito cinquant’anni fa, non mettiamocene altri cinquanta per fargli cambiare idea!