Vi ricordate le puntante precedenti? Qui, Qui e Qui!
Bene, da febbraio 2012 a oggi di acqua sotto ai ponti non ne è passata. E non ne passerà, diciamo noi.
Nel frattempo i furbetti di Expo 2015 hanno provato ad allungare la loro zampa sui parchi milanesi scommettendo sulla distrazione generale: expoentusiasmo lo chiamano loro. Gli è andata male.
La cantierizzazione nei parchi di Trenno, Cave, Bosco in Città e Pertini ha reso evidente agli occhi di tutti quello che è veramente Expo: una truffa fatta di cemento, spreco di soldi pubblici, poteri speciali. E la Via d’Acqua sintetizza bene tutte queste nocività.
Ora in quei parchi sono tornate tranquillità e vivacità, sta decidendo chi li vive. Le ruspe sono in silenzio e gli occhi dei cittadini bene aperti. Guai a fidarsi troppo di chi con spregiudicatezza e sprezzo della salute pubblica ha aperto cantieri su terreni inquinati, da bonificare e declassando i veleni.
E allora che il silenzio delle ruspe sia il silenzio del modello fallimentare di Expo 2015.
Auguri herr kommissar!